Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31574 del 11 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31574PEN

Massima

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Il dolo nel reato di estorsione è ravvisabile nell'uso di violenza e minaccia da parte dell'agente al fine di costringere la vittima a continue dazioni di denaro, a prescindere dall'assunzione di medicinali e sostanze alcoliche da parte del reo, la quale non esclude la volontarietà della condotta. Il riconoscimento dell'istituto della continuazione tra più reati di estorsione commessi ai danni della stessa vittima richiede la sussistenza di concreti indicatori, quali l'omogeneità delle violazioni e del bene protetto, la contiguità spazio-temporale, le singole causali, le modalità della condotta, la sistematicità e le abitudini programmate di vita, nonché la prova che, al momento della commissione del primo reato, i successivi fossero stati programmati almeno nelle loro linee essenziali, non essendo sufficiente la mera presenza di taluno di tali indici se i reati successivi risultino comunque frutto di determinazione estemporanea. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche e la ritenuta sussistenza della recidiva sono giustificati dalla personalità aggressiva e violenta del reo, desumibile dai suoi plurimi precedenti penali, e dalla ingravescente pericolosità sociale evidenziata dalla reiterazione delle condotte minacciose e violente nei confronti dei genitori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa dalla Corte d'Appello di Lecce, Sezione Distaccata di Taranto, in data 24/6/2019;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Cons. ((omissis)) De Santis;
udita la requisitoria del P.g., Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi, chiedendone l'…

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