Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7029 del 23 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7029PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura anche in presenza di una relazione di convivenza di breve durata, purché caratterizzata da una sistematica e reiterata condotta di vessazione, sopraffazione e aggressione fisica e psicologica, idonea a cagionare sofferenze fisiche e morali alla vittima. A tal fine, non rileva la mancanza di una comune progettualità di vita, atteso che la natura abituale del reato non richiede una convivenza prolungata nel tempo, essendo sufficiente la ripetizione degli atti di maltrattamento, anche in un limitato contesto temporale. Ai fini della sussistenza del pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, il giudice può legittimamente valorizzare la crescente gravità degli episodi di violenza, la personalità aggressiva e violenta dell'indagato, desumibile anche dai precedenti penali e giudiziari, nonché la condotta finalizzata a impedire alla vittima di denunciare i fatti. In tale contesto, la misura cautelare della custodia in carcere risulta adeguata e proporzionata, in ragione dell'elevato rischio di recidiva e del concreto pericolo di inquinamento probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. GIORGI Maria - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/10/2020 del Tribunale di Milano, sezione per il riesame;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ORSI Luigi, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Milano, con ordinanza del 06/10/2020, …

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