Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1932 del 2023

ECLI:IT:TARSA:2023:1932SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere edilizie abusive, adottato ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 a seguito dell'accertata inottemperanza all'ordine di demolizione, è improcedibile qualora il proprietario abbia provveduto, sia pur tardivamente rispetto ai termini fissati nel provvedimento sanzionatorio, ma prima dell'intervenuta formale acquisizione al patrimonio comunale, alla integrale demolizione delle opere abusive. In tali casi, infatti, viene meno il presupposto per l'adozione del provvedimento acquisitivo, essendo stata rimossa la situazione di abusività che ne legittimava l'adozione. Peraltro, l'acquisizione gratuita al patrimonio comunale costituisce un atto dovuto, senza alcun margine di discrezionalità, subordinato unicamente all'accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e al decorso del termine di legge, sicché per la sua adozione non è necessaria la previa comunicazione di avvio del relativo procedimento. Inoltre, l'autonomia delle diverse ordinanze di demolizione, riferite a opere abusive distinte e ulteriori, esclude che l'adozione del provvedimento acquisitivo possa essere contestata sulla base della pretesa sostituzione o caducazione di una precedente ordinanza di demolizione. Infine, la mancata dimostrazione, a livello documentale, della conformità delle opere realizzate rispetto al progetto oggetto di SCIA non è idonea a inficiare la legittimità del provvedimento acquisitivo, atteso che l'accertamento delle violazioni edilizie è rimesso alla valutazione discrezionale della pubblica amministrazione, non sindacabile in sede giurisdizionale ove adeguatamente motivato.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/08/2023

N. 01932/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01782/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1782 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, Centro Direzionale Is. E2 Scala A;

contro

Comune di Scafati, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- dell’ordinanza di dem…

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