Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28098 del 19 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:28098PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale può essere legittimamente disposto dal giudice nei confronti dell'indagato quando sussistano gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati e concreti e attuali elementi che giustifichino l'esigenza cautelare, non eliminabili con misure meno afflittive della custodia in carcere, in particolare per i reati di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico di armi e di stupefacenti. A tal fine, il giudice può fondare il proprio convincimento su una pluralità di elementi probatori, tra cui le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, le risultanze delle attività di intercettazione e di indagine svolte dalla polizia giudiziaria, purché adeguatamente motivati nella loro rilevanza e attendibilità. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere ampia, articolata e dare conto in modo specifico della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, senza che possa ritenersi meramente apparente per il solo fatto che non entri nel dettaglio di ogni singolo elemento probatorio. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento cautelare è inammissibile ove la motivazione risulti adeguata e non emerga la prova dell'insussistenza attuale delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 8751/2009 GIP TRIBUNALE di CATANIA, del 25/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA Vito;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. ((omissis)), che chiede il rigetto del ricorso;

udito l'avv. ((omissis)) del Foro di Agira, difensore di fiducia del ricorrente, che chiede l'accoglimento dei motivi di rico…

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