Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 3393 del 29 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:3393PEN

Massima

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Il medico specialista in ginecologia, nell'assistere il parto, è tenuto a monitorare costantemente le condizioni del feto attraverso l'esame cardiotocografico, interpretandone correttamente i segnali al fine di adottare tempestivamente le opportune misure terapeutiche, come il taglio cesareo, per scongiurare il rischio di gravi danni cerebrali del nascituro dovuti a sofferenza fetale ipossico-ischemica. L'omessa prosecuzione del monitoraggio cardiotocografico e l'errata interpretazione dei segni di sofferenza fetale, tali da impedire l'adozione di un intervento tempestivo, integrano colpa grave del medico, non potendosi applicare la disciplina della colpa lieve prevista dalla legge Balduzzi, atteso che il mancato rispetto delle linee guida e delle buone pratiche cliniche ha inciso causalmente sull'evento lesivo. Inoltre, il medico è tenuto a redigere in modo completo e veritiero la cartella clinica, riportando tutte le manovre e gli interventi effettuati durante il parto, la cui omissione integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla sussistenza di uno scopo di utilità personale.

Sentenza completa

<<!DOCTYPE html PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 3.2//EN"> REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Relatore

Dott. MICCICHE' Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Fe.Ni. nato a B il (omissis)
avverso la sentenza del 28/04/2023 della CORTE APPELLO di NAPOLI
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ESPOSITO; udito il PG LUCA TAMPIERI, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'avv. MA. SI.@, del foro di NAPOLI, in qualità di difensori di fiducia dell'imputata, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di ap…

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