Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel respingere il ricorso proposto dalla società Sipe s.r.l. avverso il diniego di autorizzazione alla posa di un impianto pubblicitario, afferma il seguente principio di diritto: L'art. 51, comma 4, del d.P.R. n. 495/1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada) prevede che il posizionamento di cartelli, insegne di esercizio e altri mezzi pubblicitari entro i centri abitati e nei tratti di strade extraurbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h sia consentito solo "ove previsto dai regolamenti comunali", a prescindere dalla collocazione all'interno o all'esterno del centro abitato. L'ente proprietario della strada, in questo caso la Provincia, può legittimamente disciplinare con il proprio regolamento il posizionamento di cartelli pubblicitari sulle strade di sua competenza, anche prevedendo distanze maggiori rispetto a quelle indicate al comma 4 dell'art. 51, purché nel rispetto del limite minimo stabilito dalla norma statale. Tale potere regolamentare dell'ente proprietario non viola il diritto di iniziativa economica privata tutelato dall'art. 41 della Costituzione, in quanto finalizzato a garantire la sicurezza della circolazione stradale, interesse costituzionalmente rilevante.