La revoca del servizio di assistenza alloggiativa temporanea presso una struttura residenziale convenzionata con l'amministrazione pubblica può essere legittimamente disposta qualora il beneficiario risulti assente dall'alloggio per un periodo prolungato, tale da integrare la fattispecie della decadenza dall'assegnazione prevista dalla normativa di riferimento, anche in assenza della firma del foglio presenze mensile, purché tale assenza sia adeguatamente comprovata e motivata nel provvedimento di revoca. L'amministrazione, nel procedimento di revoca, deve comunque garantire il rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa del beneficiario, valutando attentamente le eventuali giustificazioni addotte dallo stesso prima di adottare il provvedimento finale. La mancata firma del foglio presenze mensile, pur potendo costituire un indizio di assenza prolungata, non è di per sé sufficiente a integrare la fattispecie legittimante la revoca, essendo necessario un accertamento puntuale e comprovato della effettiva assenza del beneficiario per un periodo tale da determinare la decadenza dal servizio. L'amministrazione, inoltre, deve verificare che la revoca del servizio non determini il venir meno delle condizioni minime di assistenza e di tutela della persona, valutando con attenzione la situazione complessiva del beneficiario e del suo nucleo familiare. In caso di sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, il giudice amministrativo può dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando tuttavia le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della vicenda sottesa al contenzioso.