Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8154 del 2 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8154PEN

Massima

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Il reato di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 377-bis c.p.) può configurarsi anche quando la condotta induttiva si basi su un accordo tra chi induce e chi è indotto, e non solo in caso di coartazione morale. Tuttavia, ai fini della competenza territoriale, rileva il luogo in cui sono state rese le prime dichiarazioni mendaci, a prescindere da eventuali accordi successivi. Pertanto, il giudice competente a conoscere del reato di cui all'art. 377-bis c.p. è quello del luogo in cui sono state rese le prime dichiarazioni false, anche se in seguito il procedimento sia stato trasferito ad altra autorità giudiziaria per ragioni di competenza territoriale. Il provvedimento di incompetenza emesso dal giudice che ha disposto la misura cautelare non vincola il giudice cui gli atti sono stati trasmessi, il quale può autonomamente valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione della misura, senza che ciò determini un "giudicato cautelare". Inoltre, l'interesse dell'indagato all'impugnazione del provvedimento cautelare interinale può eventualmente sussistere solo ai fini della richiesta di riparazione per ingiusta detenzione, prospettiva che deve essere esclusa quando l'indagato sia rimasto latitante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

nonche' dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) e di (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 26/09/2011 del Tribunale di Napoli;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CESQUI Elisabetta, …

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