Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45931 del 19 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45931PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce il privato a consegnargli una somma di denaro in relazione all'esercizio delle sue funzioni, realizza il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale condotta si configura quando il pubblico ufficiale, sfruttando la propria posizione di supremazia e il timore reverenziale del privato, lo persuade o lo suggestiona a consegnargli una somma di denaro, anche senza ricorrere a minacce o a vere e proprie costrizioni. Ciò si verifica, ad esempio, quando il pubblico ufficiale, in occasione di un controllo di polizia, ritira personalmente presso l'esercizio commerciale del privato un documento di guida, restituendolo solo a fronte del pagamento di una somma di denaro, senza rilasciare alcuna ricevuta. In tali casi, la restituzione del documento è subordinata esclusivamente all'avvenuto pagamento della somma richiesta, in assenza di qualsiasi giustificazione normativa. Pertanto, il comportamento del pubblico ufficiale, che approfitta della propria posizione di potere per ottenere indebitamente una somma di denaro dal privato, integra gli estremi del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, a prescindere dalla sussistenza di vere e proprie minacce o costrizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza/ordinanza n. 1028/2013 CORTE APPELLO di ROMA, del 10/03/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Aniello Roberto, che ha concluso per l'inammissibilita'.
udito il difensore avv. (OMISSIS) per l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Roma con sen…

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