Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33167 del 8 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:33167PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, richiede la dimostrazione di un vincolo associativo stabile e continuativo tra l'imputato e l'organizzazione criminale, caratterizzato da una affectio societatis che si proietti oltre la mera commissione dei singoli reati-fine e si manifesti attraverso la condivisione di un programma criminoso comune, la disponibilità a reiterare le condotte illecite in modo continuativo e la confluenza degli interessi personali di profitto nell'interesse collettivo di rafforzamento della struttura associativa. Non è sufficiente la mera pluralità di contatti e transazioni per l'acquisto di sostanze stupefacenti, se non emerge una effettiva integrazione dell'imputato nella compagine associativa e la sua funzione di stabile finanziatore e acquirente, tale da rendere le sue condotte ragionevolmente prevedibili e affidabili nell'ambito della programmazione economica e operativa dell'organizzazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo, occorre quindi accertare non solo la ripetitività e la continuità delle condotte illecite dell'imputato, ma anche la sua consapevolezza e volontà di agire nell'interesse e per il rafforzamento dell'associazione, superando la mera separazione tra venditore e acquirente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio rel. Consiglie - N. 850

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NA. CO. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 210/2010 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 18/02/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Giovanni Salvi: annullamento con rinvio;

udito il difensore Avv. PALUMBO Filiberto.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 18.2.10, il tribunale di Bari, in funzione di giudice di riesame, ha confermato l'ordinanza emessa dal Gip d…

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