Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18841 del 29 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18841PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la correttezza della pronuncia di condanna per i reati di ingiuria e minaccia, afferma che: La valutazione della prova della responsabilità penale non dipende soltanto dalla credibilità della persona offesa, ma anche dalla complessiva valutazione delle dichiarazioni dell'imputato e degli elementi di riscontro logico e fattuale, senza che sia necessaria una diversa versione dei fatti da parte della difesa. L'esclusione della causa di non punibilità della provocazione è logica quando la condotta ingiuriosa è stata posta in essere per prima dalla persona poi denunciata come offesa, non sussistendo in tal caso il presupposto della reazione ad un'offesa precedente. Parimenti, l'esclusione della causa di non punibilità della ritorsione è corretta quando le espressioni offensive non sono state pronunciate contestualmente, ma in una sequenza temporale che esclude l'applicabilità di tale istituto. La valutazione del carattere minatorio di una espressione utilizzata deve tenere conto del contesto conflittuale in cui è inserita e della sua idoneità a creare turbamento nella persona offesa, senza che assumano rilievo il sesso o l'assenza di precedenti penali dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS) (ANCHE PCN);

avverso la sentenza n. 36/2009 TRIBUNALE di TARANTO, del 13/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. Izzo Gioacchino, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito, per la ricorrente, l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'acc…

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