Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2433 del 20 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:2433PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La partecipazione di un soggetto a un'associazione di tipo mafioso deve essere provata in modo chiaro e univoco, senza contraddizioni o errori nella ricostruzione del suo ruolo effettivo all'interno dell'organizzazione criminale. Ove la motivazione del provvedimento cautelare presenti incertezze o contraddizioni in merito ai compiti concretamente svolti dall'indagato nell'ambito dell'associazione, ciò determina la necessità di un nuovo esame da parte del giudice del riesame al fine di verificare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Infatti, l'attribuzione all'indagato di un ruolo di particolare rilievo all'interno dell'associazione mafiosa, quale quello di autista o guardiaspalle del capo, costituisce un elemento indiziario di primaria importanza per giustificare l'applicazione della misura cautelare, sicché un errore in tal senso inficia in modo rilevante la motivazione del provvedimento. Pertanto, il giudice è tenuto a una rigorosa verifica della corrispondenza tra l'imputazione provvisoria e gli elementi probatori a carico dell'indagato, al fine di evitare che la privazione della libertà personale sia fondata su presupposti fattuali erronei o contraddittori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Be. An. , nato a (OMESSO);

2) B. G. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 20 aprile 2009 emessa dal Tribunale di Milano;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del consigliere Dott. FIDELBO Giorgio;

sentito il Sostituto Procuratore generale, Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

sentito l'avvocato ((omissis)), dife…

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