Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30071 del 20 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30071PEN

Massima

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La minaccia che mira a costringere taluno a fare, tollerare od omettere qualcosa configura il reato di violenza privata, anche se tentata, e non il reato di minaccia semplice, essendo necessario che la condotta minatoria sia diretta a un fine specifico di coartazione della volontà della persona offesa, con evento di danno e non solo di pericolo. Il reato di violenza privata, anche se tentato, è perseguibile d'ufficio e di competenza del tribunale in composizione monocratica, a differenza del reato di minaccia semplice che è procedibile a querela e di competenza del giudice di pace.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di ANCONA;

nel confronti di:

1) PO. PA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 22/09/2008 GIUDICE DI PACE di RECANATI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. Geraci Vincenzo (annullamento con rinvio);

udito il dif. D'ufficio avv. Adriano Fla…

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