Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25900 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25900PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di tentata estorsione aggravata si configura quando il contributo causale del concorrente, pur non essendo direttamente rivolto alla realizzazione della condotta estorsiva, rafforza e agevola l'azione del concorrente principale, come nel caso in cui il concorrente partecipi alla consumazione di una rapina e assista, dando il proprio contributo, al successivo tentativo di estorsione mediante minaccia e costrizione della vittima. In tali ipotesi, la mancanza di uno degli elementi costitutivi della fattispecie di cui all'art. 393 c.p. (legittimo esercizio di un diritto) conduce necessariamente all'applicazione dell'art. 629 c.p. (estorsione), attesa l'ingiustizia del profitto che l'imputato intendeva conseguire con modalità violente. La valutazione negativa della credibilità di una fonte probatoria, come un testimone, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato, anche in relazione alla natura dei rapporti personali intrattenuti dal testimone con gli imputati. Infine, la mancata dimostrazione dell'efficacia probatoria determinante di dichiarazioni rese dall'imputato in assenza di difensore rende il relativo motivo di ricorso generico e inammissibile, non potendosi in tal caso rilevare una violazione di legge che abbia influito sull'esito del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/03/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. UGO DE CRESCIENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. Dr. ROMANO GIULIO che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
uditi i difensori:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANIA in difesa di: (OMISSIS) si associa all…

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