Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7536 del 15 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:7536PEN

Massima

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La pratica di attività sportive che implicano l'uso della forza fisica e il contrasto anche duro tra avversari integra una causa di giustificazione non codificata, denominata "rischio consentito", la cui applicabilità è delimitata dal rispetto delle regole tecniche del gioco. Pertanto, il comportamento dell'agente che travalica tali regole può integrare tanto una condotta colposa, involontaria evoluzione dell'azione fisica legittimamente esplicata, quanto una consapevole e dolosa intenzione di ledere l'avversario approfittando della circostanza del gioco. Affinché possa trovare applicazione la scriminante della legittima difesa, è necessario che l'agente si rappresenti la probabilità o anche solo l'eventualità che l'avversario intenda ulteriormente colpirlo o spintonarlo, circostanza che deve essere valutata con riferimento alla situazione concreta, tenendo conto del momento in cui è avvenuta la reazione e della sussistenza di un pericolo attuale di un'offesa ingiusta. Diversamente, il comportamento violento dell'agente, pur commesso nel contesto di una competizione sportiva, può integrare una condotta ritorsiva, priva dei requisiti necessari per l'applicazione della causa di giustificazione della legittima difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetani - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. LAPALORCIA G. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO PRESSO CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA;

nei confronti di:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS) C/;

avverso la sentenza n. 978/2007 GIUDICE DI PACE di BOLOGNA, del 12/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. S. Spinaci, che ha concluso per l'…

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