Il giudice amministrativo, nell'esercizio della funzione di ottemperanza al giudicato formatosi su una sentenza di condanna dell'amministrazione al pagamento di somme dovute, può ordinare all'amministrazione soccombente di adempiere entro un termine perentorio, decorso il quale, in caso di perdurante inerzia, può nominare un commissario ad acta investito di tutti i poteri necessari per assicurare il materiale reperimento della somma dovuta nell'ambito delle risorse finanziarie dell'amministrazione, anche mediante apposite variazioni nei capitoli di bilancio, non potendosi opporre al commissario il regime di impignorabilità delle somme pubbliche. Tale potere del giudice amministrativo trova fondamento nel principio di effettività della tutela giurisdizionale, evincibile dall'art. 24 della Costituzione e dalla giurisprudenza della Corte di Strasburgo sugli artt. 6 e 13 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che impongono di garantire l'esecuzione concreta delle pronunce giurisdizionali di condanna nei confronti della pubblica amministrazione.