Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 17501 del 24 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17501PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve essere valutato dal giudice sulla base di elementi fattuali e non meramente congetturali, tenendo conto delle modalità della condotta criminosa e della personalità dell'indagato, desumibile anche dai suoi precedenti penali. Tuttavia, tale valutazione prognostica non richiede la previsione di una specifica occasione per delinquere, essendo sufficiente che il giudice possa formulare una prognosi in ordine alla continuità del "periculum libertatis" nella sua dimensione temporale, fondata sia sulla personalità dell'accusato, sia sulle sue concrete condizioni di vita. Inoltre, il giudice deve motivare adeguatamente l'inidoneità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, a contenere il pericolo di reiterazione, qualora l'abitazione dell'indagato sia risultata il punto di riferimento della sua attività di spaccio di stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MONTAGNI Andrea - Presidente

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/01/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
svolta la relazione dal Consigliere Dott.ssa CAPPELLO GABRIELLA;
sentito il Procuratore generale, in persona della Dott.ssa ZACCO FRANCA, la quale ha concluso per l'inammissibilita';
udito l'Avv. (OMISSIS) del foro di Siracusa, il quale ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza pronunciata a norma dell'articolo 310 c.p.p., il Tribun…

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