Il provvedimento di revoca di un atto amministrativo favorevole, adottato per sopravvenuti motivi di interesse pubblico, comporta l'obbligo per l'amministrazione di riconoscere un indennizzo al destinatario del provvedimento revocato, parametrato al solo danno emergente e tenendo conto dell'eventuale conoscenza o conoscibilità da parte dell'amministrazione della possibile contrarietà dell'atto amministrativo all'interesse pubblico, nonché dell'eventuale concorso del destinatario del titolo abilitativo all'erronea valutazione della compatibilità di tale atto con l'interesse pubblico. L'amministrazione è tenuta a corrispondere l'indennizzo anche qualora il provvedimento revocato sia stato successivamente dichiarato di interesse culturale particolarmente rilevante, con conseguente sottoposizione dello stesso alle prescrizioni e divieti di cui all'art. 20, comma 1, del d.lgs. n. 42/2004. Il riconoscimento dell'indennizzo rappresenta uno strumento di tutela superiore rispetto a quello classico demolitorio, rientrante nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia urbanistica ed edilizia.