Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45562 del 21 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:45562PEN

Massima

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La confisca di beni intestati a terzi, ai sensi dell'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992, è legittima qualora il giudice accerti, sulla base di elementi gravi, precisi e concordanti, che tali beni siano nella effettiva disponibilità del condannato, anche se formalmente intestati a soggetti terzi, in quanto il valore di tali beni risulti sproporzionato rispetto al reddito dichiarato e all'attività economica lecitamente svolta dal condannato. Incombe sull'accusa l'onere di dimostrare l'esistenza di situazioni che avallino concretamente l'ipotesi di una discrasia tra intestazione formale e disponibilità effettiva del bene, non essendo sufficiente il mero accertamento dell'accumulazione illecita in capo al condannato. Il giudice, nel valutare la richiesta di restituzione dei beni confiscati avanzata dai terzi interessati, deve esaminare analiticamente la documentazione prodotta, motivando in modo specifico le ragioni per le quali ritiene che essa non sia dimostrativa della tesi sostenuta dai ricorrenti circa la loro effettiva proprietà dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 158/2010 TRIBUNALE di NAPOLI, del 10/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

lette le conclusioni del PG Dott. MONETTI Vito che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RILEVATO IN FATTO

Con sentenza in data 6.7…

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