ECLI:IT:CASS:2002:20603PEN
Con la sentenza sopra menzionata G. F. veniva dichiarata colpevole di concorso nel reato di diffamazione a mezzo stampa di S. Delle C., definito "terrorista nero" pur essendo stato notoriamente assolto da tutti i processi a suo carico. Ricorre ora per cassazione, prospettando tre motivi di annullamento della sentenza: 1) mancata assunzione di una prova decisiva (sentenza della Corte d'assise di Catanzaro del 23.2.1979, che, pur assolvendo il Delle C., peraltro dava atto che egli era definito "il bombardiere di Roma" ed era capo del movimento di estrema destra "Avanguardia nazionale"); 2) mancato riconoscimento della scriminante del diritto di critica; 3) mancanza di motivazione in relazione alla condanna al risarcimento del danno, quantificato in 35 milioni di lire.
Il ricorso è infondato giacché, come si evidenzia nella sentenza impugnata, la trascorsa militanza del Delle C., emergente dalla sentenza di cui si chiedeva l'acquisizione, era…
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