Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20603 del 27 maggio 2002

ECLI:IT:CASS:2002:20603PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur essendo un diritto costituzionalmente garantito, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui, sicché l'esercizio di tale diritto non può tradursi in affermazioni lesive dell'onore e della dignità della persona, anche se questa sia notoriamente coinvolta in vicende di rilievo pubblico. Pertanto, la qualificazione di una persona come "terrorista", ove non risulti provata la sua effettiva commissione di atti terroristici, integra il reato di diffamazione, non potendosi ritenere tale espressione rientrante nell'ambito del legittimo esercizio del diritto di critica. Inoltre, il risarcimento del danno morale derivante dalla diffamazione può essere equitativamente determinato dal giudice sulla base della diffusione del mezzo di comunicazione utilizzato e della notorietà del soggetto leso, senza che ciò comporti un vizio di motivazione. Tuttavia, l'estinzione del reato per prescrizione determina l'annullamento della sentenza di condanna, pur restando ferme le statuizioni civili.

Sentenza completa

Con la sentenza sopra menzionata G. F. veniva dichiarata colpevole di concorso nel reato di diffamazione a mezzo stampa di S. Delle C., definito "terrorista nero" pur essendo stato notoriamente assolto da tutti i processi a suo carico. Ricorre ora per cassazione, prospettando tre motivi di annullamento della sentenza: 1) mancata assunzione di una prova decisiva (sentenza della Corte d'assise di Catanzaro del 23.2.1979, che, pur assolvendo il Delle C., peraltro dava atto che egli era definito "il bombardiere di Roma" ed era capo del movimento di estrema destra "Avanguardia nazionale"); 2) mancato riconoscimento della scriminante del diritto di critica; 3) mancanza di motivazione in relazione alla condanna al risarcimento del danno, quantificato in 35 milioni di lire.
Il ricorso è infondato giacché, come si evidenzia nella sentenza impugnata, la trascorsa militanza del Delle C., emergente dalla sentenza di cui si chiedeva l'acquisizione, era…

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