Cassazione penale Sez. III sentenza n. 34629 del 20 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34629PEN

Massima

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La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'articolo 275 comma 3 c.p.p., è prevalente, in quanto speciale, rispetto alla norma generale stabilita dall'articolo 274 c.p.p. Pertanto, se il titolo cautelare riguarda i reati previsti dall'articolo 275 comma 3 c.p.p., tale presunzione fa ritenere sussistenti, salvo prova contraria non desumibile dalla sola circostanza relativa al mero decorso del tempo, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo. Il decorso del tempo, in quanto tale, possiede una valenza neutra ove non accompagnato da altri elementi circostanziali idonei a determinare un'attenuazione del giudizio di pericolosità. Inoltre, il giudizio di adeguatezza della misura cautelare può essere correttamente motivato evidenziando l'inidoneità degli arresti domiciliari a garantire l'osservanza delle prescrizioni, in ragione dei profili di personalità dell'indagato e del suo comportamento minaccioso nei confronti della persona offesa, circostanze che non assicurano il rispetto delle prescrizioni e rendono necessaria l'applicazione della custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. GAI Emanuele - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/01/2022 del Tribunale di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GAI Emanuela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'indagato l'avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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