Il concorso di persone nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura quando l'imputato, con condotte di agevolazione e di accompagnamento di stranieri privi di titolo di soggiorno, si inserisce consapevolmente e volontariamente nel contesto criminoso diretto a favorire l'ingresso illegale di tali soggetti in territorio straniero, al fine di trarne profitto, anche se non materialmente esegue tutte le fasi dell'attività delittuosa. La responsabilità concorsuale può essere desunta da elementi indiziari, quali la presenza dell'imputato sul luogo e nel momento in cui si realizza la condotta criminosa, il suo concerto con altri soggetti coinvolti, le dichiarazioni spontanee di uno degli stranieri circa il pagamento di una somma di denaro all'imputato per essere occultato sul treno e fatto entrare illegalmente in territorio straniero. Tali elementi probatori, valutati nel loro complesso secondo canoni di logicità e coerenza, possono integrare la prova della responsabilità dell'imputato, senza che sia necessaria la sua identificazione diretta in tutte le fasi dell'attività delittuosa. Le dichiarazioni spontanee rese dall'estraneo alla procedura penale a carico dell'imputato sono comunque utilizzabili nel giudizio abbreviato, in quanto costituiscono prova legittima ai sensi dell'art. 350, comma 7, c.p.p.