Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11109 del 24 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:11109PEN

Massima

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Il giudice, nell'applicare una misura di sicurezza a soggetto riconosciuto affetto da disturbo mentale medio-lieve, ha l'obbligo di valutare soluzioni alternative all'ospedale psichiatrico, come previsto dalla sentenza costituzionale n. 253/2003, e non può escludere a priori l'adeguatezza delle strutture pubbliche sanitarie preposte al controllo e alla cura della pericolosità sociale del soggetto, in assenza di una motivazione congrua e logica che escluda l'efficienza terapeutica di tali strutture. La scelta della misura di sicurezza deve essere adeguatamente motivata, tenendo conto della natura e del grado del disturbo mentale accertato, della possibilità di un suo efficace controllo e trattamento in strutture diverse dall'ospedale psichiatrico, nonché della proporzionalità della misura rispetto alla pericolosità sociale del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. RE. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 389/2009 TRIB. SORVEGLIANZA di ANCONA, del 08/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROMBOLA' Marcello;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. Cavallara Mario…

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