Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52696 del 19 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52696PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa e la determina a compiere un atto di disposizione patrimoniale, procurandosi così un ingiusto profitto. A tal fine, non è necessario che l'agente abbia praticato un prezzo di vendita superiore al valore di mercato del bene, essendo sufficiente che egli abbia posto in essere condotte ingannatorie idonee a indurre la vittima a concludere l'affare, come la creazione di un'illusione circa la particolare appetibilità del prodotto offerto, l'utilizzo di canali di vendita telematici noti per realizzare "piccoli affari", la comunicazione di proprie generalità e dati bancari per accreditare l'apparenza di serietà e affidabilità. L'omessa consegna del bene, unitamente alle condotte fraudolente poste in essere, integra l'elemento oggettivo del reato, mentre la volontà di trarre un ingiusto profitto, anche di modesta entità, ne realizza l'elemento soggettivo. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi di fatto, la cui rilettura non è consentita in sede di legittimità, se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. LOMBARDO Luigi G. - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catania, prima sezione penale, n. 623/2009 in data 14.11.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale Dott. DELEHAYE Enrico che ha chiesto di dichiararsi l'inamm…

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