Il regolamento comunale che disciplina l'installazione e l'esercizio di impianti di telecomunicazione a tecnologia cellulare e per la radiodiffusione, pur essendo impugnato in via cautelare, non determina un'immediata ed autonoma lesività, in quanto atto di natura regolamentare. Tuttavia, qualora il regolamento sia successivamente disapplicato dall'amministrazione comunale a seguito dell'entrata in vigore di una nuova normativa di settore, e gli eventuali contenziosi relativi alla legittimità del regolamento come atto presupposto siano dichiarati estinti per perenzione o improcedibili per sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso proposto avverso il regolamento deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in applicazione dell'art. 84, comma 4, del codice del processo amministrativo. In tali casi, pur in assenza di una pronuncia nel merito, sussistono gravi ragioni, in relazione al comportamento processuale delle parti, per compensare le spese del giudizio.