Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1076 del 2000

ECLI:IT:TARNA:2000:1076SENT

Massima

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Il provvedimento di revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico, adottato sulla base di un'informativa prefettizia che segnala il pericolo di condizionamenti della criminalità organizzata nell'attività dell'impresa aggiudicataria, è legittimo solo quando l'informativa stessa sia adeguatamente motivata e fondata su elementi di fatto concreti e specifici, tali da dimostrare in modo convincente l'effettiva sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa nell'impresa, desumibili da precedenti penali o misure di prevenzione a carico degli amministratori, soci e dipendenti, ovvero da accertamenti disposti dal Prefetto. Ove tali elementi non emergano in modo chiaro e univoco, il provvedimento di revoca risulta illegittimo, in quanto la valutazione circa l'idoneità antimafia dell'imprenditore a contrarre con la pubblica amministrazione spetta in via esclusiva al Prefetto, senza che l'ente appaltante possa esercitare alcun potere discrezionale in materia. Il mero sospetto o la generica possibilità di condizionamenti mafiosi, in assenza di riscontri concreti, non sono sufficienti a giustificare la revoca dell'aggiudicazione, dovendo prevalere il principio di tutela dell'affidamento dell'impresa nei confronti della stazione appaltante.

Sentenza completa

DIRITTO Omissis.
Nel merito va premessa una sintetica ricostruzione dei fatti e dei motivi del ricorso.
Con la delibera n. 58 del 19.2.1998 il Consiglio d'Amministrazione del CISI, sulla base delle risultanze della gara per l'appalto de quo, ha sancito l'aggiudicazione in favore della ricorrente impresa R. S.p.A.
La certificazione antimafia è stata richiesta con nota n. 2826 del 23.4.1998 e fornita dalla Prefettura con la prima informativa datata 7.5.1998 (prot. 1/24 A).
In essa si dava atto dell'insussistenza di cause interdittive ex art. 10 Legge 31.5.1965 n. 575 e nel contempo - ai sensi dell'art.1 septies del DL n. 629/1982 - si fornivano, agli esiti degli accertamenti operati dalla Commissione composta dai rappresentanti delle forze dell'ordine - le ulteriori informazioni "utili ad orientare le scelte discrezionali" della stazione appaltante, concludendo che "non è possibile escludere condizionamenti della crim…

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