Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13730 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:13730SENT

Massima

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Il giudice amministrativo dichiara improcedibile il ricorso avverso il bando di concorso per un posto di archeologo orientalista, in quanto la ricorrente ha dichiarato la sopravvenuta carenza di interesse all'azione. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse all'impugnazione di un atto amministrativo, per fatti sopravvenuti, determina l'improcedibilità del relativo giudizio, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso. Ciò in quanto il processo amministrativo è volto alla tutela di situazioni giuridiche soggettive attuali e non meramente ipotetiche o future. La compensazione integrale delle spese di lite tra le parti è giustificata dalla particolare natura della vicenda processuale, caratterizzata dalla sopravvenuta carenza di interesse della ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE II TER
Anno 2006
composto dai Magistrati:
((omissis)) - PRESIDENTE
Antonio AMICUZZI - CONSIGLIERE
((omissis)) - CONSIGLIERE rel.est.
ha pronunciato la seguente
S E N T E N Z A
sul ricorso n. 14336/1998 R.G. proposto da RISPOLI Fiorella, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), ed elettivamente domiciliata in Roma, via Panama 12;
c o n t r o
Ministero dei beni culturali e ambientali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge;
per l'annullamento
del bando di concorso per un posto di archeologo orientalista, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 1.9.1998 n. 68;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell'Amministrazione intimata;
Viste le memorie prodotte dalle parti e gli atti tutti della causa;

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