Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile da magazzino privato a box auto, in assenza di opere edilizie, non comporta necessariamente un incremento del carico insediativo tale da giustificare il divieto di prosecuzione dell'attività ai sensi dell'art. 15 delle norme di attuazione del Piano di bacino, in quanto il mero cambio di destinazione d'uso non implica di per sé un aumento della presenza contestuale di persone nell'immobile, né una permanenza prolungata dei fruitori, essendo sufficiente una valutazione concreta e puntuale degli effettivi effetti del mutamento sulla sicurezza delle persone in relazione al rischio di esondazione. L'amministrazione è pertanto tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di divieto, indicando le specifiche ragioni per cui il cambio di destinazione d'uso determinerebbe un incremento del carico insediativo vietato dalla normativa di settore, senza poter fare affidamento su mere presunzioni o valutazioni generiche, dovendo invece procedere a un'istruttoria approfondita e a un'esposizione argomentativa esaustiva, in assenza dei quali il provvedimento è viziato da carenza di motivazione.