Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere revocato quando risulta che lo straniero soggiorna per fini diversi da quelli per cui ha ottenuto il nulla osta, anche se ha svolto regolarmente il numero minimo di giornate lavorative previste per accedere alla conversione del titolo. La revoca è una conseguenza vincolata del verificarsi della discrasia tra la finalità stagionale del permesso e l'attività lavorativa effettivamente svolta, a prescindere dalla possibilità di presentare una domanda di conversione. L'obbligo di rientro nello Stato di provenienza al termine del periodo di nove mesi di lavoro stagionale sussiste salvo che lo straniero sia in possesso di un permesso di soggiorno rilasciato per motivi diversi dal lavoro stagionale, il che presuppone la regolare presentazione della domanda di conversione prima della scadenza del titolo originario. L'autorizzazione alla conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro subordinato deve essere richiesta dall'interessato, non potendo essere acquisita d'ufficio dall'amministrazione, fermo restando il carattere officioso della verifica della capienza della quota di ingresso.