Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 495 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:495SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione amministrativa, come l'Autorizzazione Unica Ambientale, è condizionato al possesso dei necessari titoli edilizi e urbanistici da parte del soggetto richiedente. Pertanto, qualora emerga successivamente l'assenza di tali requisiti, in particolare a seguito del diniego di una richiesta di sanatoria edilizia, l'amministrazione competente è legittimata a revocare l'autorizzazione precedentemente concessa, in quanto il venir meno dei presupposti di legittimità dell'attività autorizzata determina la cessazione dell'efficacia del provvedimento. Il principio di tutela dell'affidamento del privato non può essere invocato in tali casi, poiché il titolare dell'autorizzazione era consapevole della precarietà della stessa in ragione della pendenza del procedimento di condono edilizio. Inoltre, l'eventuale ritardo dell'amministrazione nel definire l'istanza di sanatoria non può essere addotto a giustificazione dell'illegittimità del provvedimento di revoca, atteso che l'interessato era comunque a conoscenza dell'abusività del manufatto in cui svolgeva l'attività. Infine, l'omessa acquisizione di un parere di un'autorità sanitaria, pur se previsto dalla normativa, non impedisce la legittimità della revoca dell'autorizzazione, qualora il suo presupposto fondamentale, ovvero la regolarità edilizia del sito, risulti comunque mancante.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/02/2020

N. 00495/2020 REG.PROV.COLL.

N. 03620/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3620 del 2016, proposto da
Erresse Metalli s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Giovanni Rosario Ambrosino, con domicilio eletto in Napoli, presso la Segreteria del T.A.R. Campania, Napoli, p.zza Municipio, 64;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, domiciliataria…

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