Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza breve n. 836 del 2016

ECLI:IT:TARRC:2016:836SENB

Massima

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Il Comune non può adottare provvedimenti sanzionatori di demolizione o ripristino dello stato dei luoghi prima di aver definito, con pronuncia espressa e motivata, il procedimento di sanatoria o condono edilizio presentato dal privato. Una volta presentata l'istanza di concessione in sanatoria o di condono, in assenza di preventiva determinazione su quest'ultima ed in pendenza del relativo procedimento, è illegittima l'adozione di un provvedimento sanzionatorio repressivo, in quanto l'Autorità urbanistica è tenuta a determinarsi sull'istanza medesima prima di procedere all'irrogazione delle sanzioni definitive. Ciò al fine di evitare che, qualora la domanda di sanatoria dovesse essere accolta, risulti vanificato un eventuale provvedimento di accoglimento per la conseguente impossibilità di restituire alla legalità un'opera non più esistente. Pertanto, l'Amministrazione comunale non può emettere un ordine di demolizione di opere edilizie realizzate senza concessione, qualora non si sia preventivamente pronunciata sulla domanda di sanatoria presentata antecedentemente dall'interessato. Il previo provvedimento di annullamento dei titoli edilizi si pone quale indispensabile condizione ai fini dell'emissione della ingiunzione di demolizione. Inoltre, l'Amministrazione è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento sanzionatorio, soprattutto a fronte di eventuali contraddizioni relative alla qualificazione urbanistica dell'area interessata, al fine di consentire al privato di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni. Infine, l'Amministrazione deve effettuare una valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti, non potendo prevalere l'interesse pubblico potenziale e non accertato rispetto all'affidamento riposto dal privato nella legittimità del titolo edilizio.

Sentenza completa

N. 00485/2016
REG.RIC.

N. 00836/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00485/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 485 del 2016, proposto da ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e Renato G. Vitetta ed elettivamente domiciliato presso lo studio del primo, in Reggio Calabria, Corso G. Garibaldi n. 458;

contro

il Comune di Melito di ((omissis)), in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis))è, per il presente giudizio domiciliato presso la Segreteria di questo Tribunale, in Reggio Calabria, viale Amendola n. 8/B;

per l'annullamento

della “INGIUNZIONE A DEMOLIRE” del 29 aprile 2016 n. 10, emessa dal Responsabile p…

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