Cassazione penale Sez. III sentenza n. 46807 del 19 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46807PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere desunto dalla gravità e dalle modalità della condotta criminosa posta in essere dall'indagato, in particolare quando tali elementi siano sintomatici di una personalità proclive all'uso della violenza e alla consumazione di reati analoghi a quelli per cui si procede, anche in assenza di precedenti penali, senza che assumano rilievo determinante il tempo trascorso dai fatti contestati o quello già trascorso in vincoli, in quanto la valutazione della pericolosità sociale dell'indagato deve fondarsi sugli elementi concreti del caso specifico, senza che possano essere considerate mere congetture.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. Alesci Vincenzo, difensore di fiducia di Ra. En. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 27.5.2011 del Tribunale di Taranto, con la quale e' stato rigettato l'appello proposto dal Ra. avverso l'ordinanza del G.U.P. del Tribunale di Taranto in data 6.4.2011.

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Alfredo Maria Lombardi;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata ed il ricorso;

Udito il P.M.…

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