Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6332 del 10 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6332PEN

Massima

Il diritto di critica politica, pur potendo esprimersi anche attraverso valutazioni e commenti di parte, non può scriminare la falsa attribuzione di una condotta scorretta utilizzata come fondamento per l'esposizione a critica di un personaggio pubblico, in quanto nessuna interpretazione soggettiva che sia fonte di discredito per la persona può ritenersi rapportabile al lecito esercizio di tale diritto quando tragga le sue premesse da una prospettazione dei fatti non vera. Pertanto, la critica politica, per essere lecita, deve pur sempre fondarsi sull'attribuzione di fatti veri, non potendo la mera qualificazione di "critica politica" rendere non punibili espressioni che, pur aspre, siano basate su una falsa rappresentazione della realtà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2013 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa. FILIPPI P., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
Uditi a…

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