Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La stazione appaltante, nell'indire una procedura di gara per l'affidamento in concessione di beni demaniali marittimi, deve rispettare i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità, previsti dal Codice dei Contratti Pubblici. In particolare, essa deve garantire la leale e aperta concorrenza tra gli operatori economici, fissando requisiti di qualificazione professionale minimi per la partecipazione, in conformità alle disposizioni normative vigenti. L'illegittima ammissione alla gara di soggetti privi dei necessari requisiti di idoneità professionale, capacità economica e tecnica, nonché l'ingiustificata esclusione di alcuni operatori economici, costituiscono vizi che legittimano l'annullamento della procedura in sede di autotutela, al fine di assicurare il buon andamento dell'azione amministrativa e la massima partecipazione al bando per individuare la migliore offerta economicamente vantaggiosa.