Cassazione civile Sez. I sentenza n. 10945 del 27 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:10945CIV

Massima

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Il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, adottato ai sensi del d.lgs. n. 267 del 2000, art. 143, comporta la possibilità di dichiarare l'incandidabilità degli amministratori locali responsabili delle condotte che hanno determinato tale scioglimento. Tale procedimento giurisdizionale, pur svolto con il rito camerale, ha una forma speciale di instaurazione che richiede la previa proposta del Ministero dell'Interno, la quale costituisce l'atto introduttivo del giudizio. L'accertamento della responsabilità degli amministratori può fondarsi non solo sulle condotte direttamente riconducibili agli stessi, ma anche su quelle di carattere omissivo o colposo, qualora abbiano agevolato l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'attività amministrativa, come nel caso di una grave inerzia nella gestione del patrimonio immobiliare comunale. Tali condotte, anche se successive all'insediamento della commissione di accesso, possono rilevare ai fini della dichiarazione di incandidabilità, in quanto la relazione prefettizia può considerare tutti gli elementi acquisiti fino al momento della sua redazione. Il rapporto di parentela con soggetti collegati alla criminalità organizzata, pur non costituendo di per sé prova di condizionamento, può assumere rilievo come elemento indiziario, da valutare unitamente agli altri elementi probatori. Il diritto di difesa dell'amministratore è garantito dalla possibilità di partecipare pienamente al contraddittorio e di produrre ogni prova rilevante, anche mediante l'accesso agli atti e l'esibizione di documenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FORTE Fabrizio - Presidente

Dott. DI AMATO Sergio - rel. Consigliere

Dott. BERNABAI Renato - Consigliere

Dott. GIANCOLA Maria Cristina - Consigliere

Dott. LAMORGESE Antonio Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 6692-2014 proposto da:

(OMISSIS) (c.f. (OMISSIS)), gia' esponente della Giunta comunale di Reggio Calabria nella qualita' di Assessore al patrimonio edilizio, allo spettacolo e allo sport, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso l'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente agli avvocati (OMISSIS), (OMISSIS), giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

MINISTERO DELL'INTERNO, in persona del Ministro pro tempore, do…

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