Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 58 del 2012

ECLI:IT:TARLT:2012:58SENT

Massima

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Il diniego del condono edilizio, adottato dall'autorità comunale sulla base di una domanda ritenuta infedele in relazione agli accertamenti svolti dagli organi competenti, non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto i procedimenti finalizzati alla sanatoria degli abusi edilizi sono avviati su istanza di parte. Il provvedimento di diniego, se adeguatamente motivato in relazione agli esiti dell'istruttoria e ai riscontri documentali, non è censurabile per difetto di motivazione o travisamento dei presupposti. Inoltre, la dichiarazione di improcedibilità dell'istanza volta ad ottenere il parere ex art. 32 della L. 47/1985 è legittima qualora la domanda di condono edilizio sia stata previamente respinta dall'autorità comunale.

Sentenza completa

N. 01879/2000
REG.RIC.

N. 00058/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01879/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1879 del 2000, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con il quale domicilia, ex lege, presso la Segreteria di questa Sezione in Latina, via A. Doria, 4;

contro

Comune di Sperlonga, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 163 del 2 ottobre 2000 in tema di reiezione domanda di condono edilizio;

della nota 6.11.2000, n. 18362 con cui è stata dichiarata l’improcedibilità della richiesta.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Viste le memorie difensiv…

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