Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi di svolgimento di manifestazioni sportive, con contestuale obbligo di presentazione agli uffici di polizia, previsto dalla legge n. 401 del 1989, art. 6, commi 1 e 2, può essere legittimamente esteso anche alle partite amichevoli, purché previamente programmate e pubblicizzate, in quanto sussiste l'esigenza di prevenire fenomeni di violenza idonei a mettere a repentaglio l'ordine e la sicurezza pubblica. Il giudice della convalida, nel motivare l'estensione dell'obbligo di presentazione agli uffici di polizia anche per le partite disputate fuori casa, deve tenere conto della pericolosità specifica del soggetto sottoposto alla misura, desunta da precedenti condotte violente, nonché della necessità di sottoporre a controllo la persona che potrebbe dar vita a comportamenti violenti anche lontano dai luoghi di svolgimento delle competizioni sportive. Pertanto, il plurimo obbligo di presentazione, anche per le partite disputate fuori casa, può essere legittimamente disposto purché adeguatamente motivato in relazione alla concreta pericolosità del soggetto e all'esigenza di prevenire fenomeni di violenza. Il termine di quarantotto ore previsto dalla legge per la convalida del provvedimento del Questore non implica necessariamente un termine dilatorio per l'esercizio del diritto di difesa, essendo onere dell'interessato o del suo difensore esercitare tempestivamente il diritto di accesso agli atti, che può essere fatto valere sia presso la Questura, sia presso l'ufficio del pubblico ministero, sia presso la cancelleria del giudice per le indagini preliminari.