Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8633 del 24 settembre 1996

ECLI:IT:CASS:1996:8633PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di reati contro la pubblica amministrazione - in particolare ai fini della configurabilita` del reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio di cui all'art. 319 cod. pen. - per valutare la contrarieta` o meno della condotta del pubblico ufficiale ai suoi doveri, occorre aver riguardo non ai singoli atti, ma all'insieme del servizio reso al privato, per cui, anche se ogni atto separatamente considerato corrisponda ai requisiti di legge, l'asservimento costante della funzione, per denaro, agli interessi del privato concreta il reato di corruzione. (Nella fattispecie si trattava si medici ospedalieri i quali segnalavano ai pazienti le officine ortopediche cui rivolgersi per l'acquisto delle protesi e dei presidi ortopedici, e ricevevano dalle officine stesse una retribuzione per tale segnalazione. La Suprema Corte, nel rigettare il ricorso proposto dagli imputati avverso la sentenza di condanna pronunciata nei loro confronti, ha enunciato il principio di cui in massima, osservando, tra l'altro, che la condotta degli imputati era contraria ai doveri di ufficio, oltre che sotto il profilo della correttezza - dato che essa aveva creato un contesto, avente finalita` diverse da quelle di pubblica utilita`, nel quale l'emanazione di pur regolari prescrizioni di tutori e protesi poteva dar luogo a sospetti sull'operato della pubblica amministrazione - ma anche sotto il profilo del dovere di imparzialita` del pubblico dipendente, compromesso dal rapporto tenuto con le officine ortopediche, con conseguente lesione del bene giuridico tutelato dall'art. 319 cod. pen. e cioe` dei principi di buon andamento e imparzialita` dell'amministrazione indicati nell'art. 97, comma primo, della Costituzione).   da vedere: Sen 22/03/1995 3052 sez 6 Pen

Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.