La detenzione di armi e munizioni, anche se motivata da passione personale, costituisce un reato grave che deve essere valutato in base ai parametri edittali previsti dalla legge, tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive del caso concreto. Il giudice, nel determinare la pena, deve considerare l'elevato disvalore sociale della condotta, senza tuttavia escludere la possibilità di riconoscere le attenuanti generiche laddove sussistano situazioni fattuali, anche non contemplate specificamente dalla legge, che presentino connotazioni rilevanti e speciali tali da esigere una più incisiva considerazione ai fini della quantificazione della pena. Ciò al fine di adeguare la sanzione penale alla globalità degli elementi, oggettivi e soggettivi, che caratterizzano la posizione dell'imputato, nel rispetto del principio di proporzionalità tra reato e pena.