Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 305 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:305SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa abbia presentato una richiesta di autorizzazione in sanatoria per le opere oggetto del provvedimento impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del gravame, in applicazione dei principi di economia processuale e di concentrazione del contenzioso, in quanto la presentazione della domanda di sanatoria comporta il venir meno dell'interesse della parte all'annullamento del provvedimento impugnato. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse non preclude tuttavia alla parte la possibilità di ottenere l'autorizzazione in sanatoria per le opere realizzate, attraverso il corrispondente procedimento amministrativo. Inoltre, in considerazione della peculiarità della controversia, il giudice può disporre la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti, in deroga al principio della soccombenza.

Sentenza completa

N. 01227/2000
REG.RIC.

N. 00305/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01227/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1227 del 2000, proposto da:
Edil Company S.r.l., ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, corso di ((omissis)) 5;

contro

Comune di Gallarate, non costituitosi in giudizio;

per l'annullamento

del provvedimento di ingiunzione a demolire opere eseguite in difformità dalla denuncia di inizio attività emesso dal comune di Gallarate in data 28 gennaio 2000, ed atti connessi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli artt. 35, comma 1, lett. c, e 85, comma 9, cod. proc. amm.;

Visti …

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