Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27761 del 25 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27761PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando un soggetto, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza a un'associazione di tipo mafioso, impone a esercenti e commercianti l'acquisto di determinati prodotti, al fine di favorire gli interessi economici del sodalizio criminoso, anche qualora il rapporto tra le parti offese e l'indagato sia mutato nel tempo, passando da un iniziale rapporto locatizio a un successivo esautoramento della gestione delle attività commerciali. La sussistenza del reato non è esclusa dalla documentazione prodotta dalla difesa a comprova della titolarità formale delle attività in capo all'indagato, in quanto tale profilo cartolare può essere confezionato per accreditare una falsa rappresentazione della realtà, né dalla mancata dimostrazione da parte dell'indagato di un titolo lecito che giustifichi la forte esposizione debitoria delle parti offese nei suoi confronti, in quanto ciò può dimostrare l'ingiusto profitto derivante dall'attività estorsiva. Le dichiarazioni accusatorie delle parti offese, se riscontrate da altri elementi probatori come le intercettazioni e le propalazioni di un collaboratore di giustizia, sono idonee a fondare il quadro indiziario necessario per l'applicazione della misura cautelare, anche in assenza di una specifica contestazione da parte delle vittime circa la violenza o la minaccia subita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 9 gennaio 2013 - Tribunale di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del dott. FRATICELLI Mario sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali;

uditi i difensori avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS)…

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