Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1210 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1210SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio fondato su una motivazione generica e stereotipata, che non descrive adeguatamente le specifiche caratteristiche del manufatto e del contesto paesaggistico in cui esso si inserisce, è illegittimo per difetto di istruttoria, illogicità e carenza di motivazione. L'amministrazione comunale è tenuta a fornire una motivazione puntuale e dettagliata, che evidenzi le ragioni per cui il manufatto è ritenuto incompatibile con il sito tutelato, sulla base di una valutazione concreta delle sue caratteristiche costruttive e della sua collocazione nell'ambiente circostante. In assenza di tali elementi specifici, il diniego di condono non può essere legittimamente opposto, in quanto la mera affermazione generica di un impatto negativo sul paesaggio e dell'utilizzo di materiali impropri non è sufficiente a giustificarlo.

Sentenza completa

N. 01534/2005
REG.RIC.

N. 01210/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01534/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

nel giudizio introdotto con il ricorso 1534/05, proposto da Fabio Rivaletto, rappresentato e difeso dall'avv. A. Forza, con domicilio eletto presso in suo studio in Venezia, San Marco 4600;

contro

il Comune di Cavallino - Treporti (Venezia), in persona del sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- del diniego di condono edilizio 31 marzo 2005 prot. 24395, emesso dal responsabile servizio edilizia privata del Comune di Cavallino;

- del coevo parere sfavorevole di compatibilità ambientale 31 marzo 2005 prot. 24395:

- del presupposto parere 28 gennaio 2005, n. 57, della commis…

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