Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 581 del 2013

ECLI:IT:TARPE:2013:581SENT

Massima

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Il bando di gara per l'affidamento di un servizio pubblico deve indicare in modo chiaro e inequivocabile i requisiti di capacità tecnico-professionale richiesti ai partecipanti, con riferimento a un preciso triennio temporale. L'amministrazione aggiudicatrice non può disapplicare o modificare unilateralmente tali prescrizioni del bando, in quanto ciò violerebbe il principio di affidamento e di parità di trattamento tra i concorrenti. Pertanto, l'aggiudicazione di un appalto pubblico effettuata in violazione delle regole di gara stabilite nel bando è illegittima e comporta l'obbligo per l'amministrazione di risarcire il danno subito dal concorrente escluso ingiustamente, consistente nel lucro cessante per la mancata esecuzione del contratto e nel danno all'immagine e al curriculum professionale dell'impresa. Il risarcimento del danno deve essere determinato tenendo conto della compensatio lucri cum damno, ovvero detraendo dalla somma dovuta a titolo di lucro cessante la quota parte di utili che l'impresa avrebbe potuto realizzare impiegando diversamente i mezzi e le risorse destinati all'esecuzione dell'appalto. Inoltre, il danno all'immagine e al curriculum professionale dell'impresa deve essere liquidato in misura compresa tra l'1% e il 5% dell'importo dell'appalto, in relazione all'entità del pregiudizio effettivamente subito.

Sentenza completa

N. 00092/2013
REG.RIC.

N. 00581/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00092/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 92 del 2013, proposto da:
Cogema S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il Tar Pescara, Segreteria, in Pescara, via Lo Feudo 1;

contro

Comune di Chieti, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso il Tar, Segreteria, in Pescara, via Lo Feudo N. 1;

nei confronti di

Dmp di ((omissis)), Diodato S.r.l., rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, via Cetteo Ciglia, N.8;

per l'annullamento

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