Consiglio di Stato sentenza n. 10226 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:10226SENT

Massima

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Il provvedimento di decadenza della concessione di occupazione di suolo pubblico è legittimo quando il concessionario abbia realizzato un manufatto prefabbricato privo del necessario titolo edilizio, in violazione delle disposizioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico concesso, anche in assenza di un'espressa previsione regolamentare che sancisca la decadenza per tale ipotesi. Ciò in quanto la carenza del titolo edilizio, pur non incidendo direttamente sul provvedimento concessorio di natura patrimoniale, integra comunque una violazione delle condizioni d'uso del bene pubblico, legittimando l'amministrazione a dichiarare la decadenza della concessione ai sensi della relativa disciplina regolamentare. Tale decadenza non può essere superata mediante il rilascio di una SCIA in sanatoria, atteso che la fattispecie determinante la decadenza risulta già integrata sul piano sostanziale. Inoltre, l'attività commerciale di prenotazione e vendita di visite turistiche svolta dal concessionario presso il manufatto prefabbricato, in assenza delle necessarie autorizzazioni, integra anch'essa una violazione delle disposizioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico concesso, legittimando parimenti la decadenza. Il provvedimento di diniego della SCIA in sanatoria, fondato sull'intervenuta decadenza della concessione, è pertanto legittimo, così come l'ordine di demolizione del manufatto, conseguente alla carenza di titolo edilizio e alla decadenza del titolo concessorio. Infine, l'intervento in giudizio della società concorrente, avente sede nella medesima via ove è collocato il manufatto controverso, è ammissibile in quanto la stessa vanta un interesse di fatto alla vicenda, in ragione della sua vicinitas e della concorrenza spaziale con l'attività svolta dal ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/11/2023

N. 10226/2023REG.PROV.COLL.

N. 04871/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 4871 del 2023, proposto da
Prisco Luca, in proprio e nella qualità di legale rappresentante della Prisco Provider Eventi & Comunicazioni s.r.l., rappresentati e difesi dagli avvocati Michele Dionigi e Luigi Avenia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Matera, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Enrica Onorati, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giancarlo Viglione in Roma, Lungotevere dei Mellini, 17;

nei confronti

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