Il proprietario di un'area edificabile, ancorché non ancora materialmente immesso nel possesso di una parte della stessa, è legittimato a ottenere il rilascio del permesso di costruire per realizzare un intervento edilizio sulla porzione di terreno di sua piena proprietà, purché tale area sia idonea, per dimensioni e caratteristiche, a consentire la realizzazione dell'opera progettata nel rispetto degli indici urbanistici previsti. L'amministrazione comunale non può negare il titolo edilizio per il solo fatto che il richiedente non abbia ancora ottenuto la materiale disponibilità dell'intero lotto, quando l'intervento edilizio sia comunque realizzabile sulla parte di proprietà del richiedente, senza necessità di alcuna preventiva rimodulazione della lottizzazione. Il possesso materiale del bene non costituisce, infatti, un requisito essenziale per il rilascio del permesso di costruire, essendo sufficiente la titolarità di un diritto reale o personale di godimento sull'immobile, idoneo a consentire l'esecuzione dell'attività edificatoria. Pertanto, il diniego del titolo edilizio fondato sulla mancata immissione in possesso dell'intero lotto, pur in presenza di un'area di proprietà del richiedente idonea alla realizzazione dell'intervento, è illegittimo per violazione dell'art. 11 del D.P.R. n. 380/2001 e per difetto di motivazione.