Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3367 del 24 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:3367PEN

Massima

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La detenzione di sostanze stupefacenti di diversa natura, rinvenute in un unico contesto spazio-temporale, deve essere valutata in modo unitario ai fini dell'applicazione della fattispecie di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, relativa alla detenzione per uso personale, senza che assuma rilievo la diversa natura delle sostanze, purché sia accertata la comune destinazione alla cessione a terzi. Tale valutazione unitaria è coerente con il principio secondo cui, in presenza di una contestuale detenzione di stupefacenti di diversa natura, deve essere effettuata un'unica, complessiva valutazione della condotta illecita, senza che assuma rilievo la diversa qualità delle sostanze, quando sia accertata la loro comune destinazione allo spaccio. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della fattispecie di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, deve tenere conto dell'unitarietà della condotta, desumibile dalla contestuale detenzione delle diverse sostanze stupefacenti, a prescindere dalla loro qualità, purché sia accertata la comune finalità di cessione a terzi. Tale valutazione unitaria non può essere esclusa sulla base della mera diversità delle sostanze, essendo necessario un apprezzamento complessivo della condotta, alla luce di tutti gli elementi di fatto emersi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/03/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LAURA SCALIA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FODARONI MARIA GIUSEPPINA che conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
Udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, in sostituzione dell'avvocato…

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