Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19768 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19768PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a verificare con pieni poteri cognitivi la sussistenza dei presupposti normativi tipici previsti dalla legge, senza limitarsi al solo profilo dell'attualità della pericolosità sociale. Tale verifica deve essere condotta anche alla luce di eventuali pronunce di illegittimità costituzionale intervenute successivamente alla decisione di primo grado, che possano incidere sulla configurabilità delle fattispecie soggettive astrattamente applicabili. L'omessa disamina di tali aspetti, sollecitata con i motivi di impugnazione, determina l'annullamento del provvedimento per carenza di motivazione, con rinvio al giudice di secondo grado per un nuovo esame, da svolgersi con diversa composizione del collegio, in ossequio ai principi di terzietà e imparzialità del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. MAGI Raffaell - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il Decreto del 06/03/2020 della CORTE APPELLO di BARI;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGI RAFFAELLO;
lette le conclusioni del PG BIRRITTERI L., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con decreto emesso in data 16 gennaio 2019 il Tribunale di Bari - in procedura di prevenzione - ha applicato a (OMISSIS) la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di anni due…

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