Il mancato riscontro da parte dell'amministrazione comunale a una richiesta formale di adozione del piano di localizzazione dei punti di vendita esclusivi di giornali quotidiani e periodici non integra gli estremi del silenzio-inadempimento, in assenza di una puntuale e specifica istanza in tal senso da parte dell'interessato. Infatti, la mera deduzione dell'illogicità dell'argomentazione addotta nei motivi ostativi al rilascio dell'autorizzazione, incentrata sulla mancanza di disponibilità nel piano di localizzazione del 1988, non equivale a una richiesta formale di adozione del piano, essendo necessaria un'espressa e chiara manifestazione di volontà in tal senso. Pertanto, il ricorso avverso il silenzio dell'amministrazione sulla richiesta di adozione del piano comunale di localizzazione dei punti di vendita esclusivi di giornali quotidiani e periodici deve essere dichiarato inammissibile per difetto del presupposto di legge rappresentato dalla puntuale richiesta di un provvedimento formale. Ciò anche in considerazione del fatto che, successivamente alla proposizione del ricorso, l'amministrazione comunale ha comunque chiarito che, alla luce delle innovazioni normative intervenute, il richiedente può iniziare l'attività mediante la presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), senza la necessità di attendere l'adozione del piano di localizzazione.