Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30778 del 5 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:30778PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che accetta una dazione di denaro o altra utilità dal privato, in ragione della funzione pubblica esercitata, compie un atto contrario ai doveri di ufficio, integrando il reato di corruzione propria di cui all'art. 319 c.p. Ciò anche quando il patto corruttivo non individui espressamente uno specifico atto da compiere, essendo sufficiente che l'accordo implichi l'impegno del pubblico agente a compiere una serie di atti in violazione dei propri doveri, al fine di favorire gli interessi del privato corruttore. La serieta' dell'offerta di denaro deve essere valutata in relazione al tipo di controprestazione richiesta, alle condizioni dell'offerente e del pubblico ufficiale, nonché alle circostanze di tempo e di luogo in cui l'episodio si è verificato. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e la determinazione della pena devono tenere conto della gravità del fatto, della personalità dell'imputato e di ogni altro elemento rilevante, senza che la mera genericità delle deduzioni difensive possa inficiare la congruità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello d Genova il 16/12/2019;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Pietro Silvestri;
udito il Sostituto Procuratore generale, Dott. Alessandro Cimmino, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore dell'imputato, che ha concluso insistendo nell'accoglimento dei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Genova ha confermato la …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.