Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19337 del 6 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:19337PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare, anche dopo la cessazione della misura, può essere impugnato dall'indagato al fine di ottenere l'accertamento della sussistenza dei presupposti di applicabilità delle misure cautelari di cui agli articoli 273 e 280 c.p.p., in quanto tale accertamento può costituire il presupposto per il riconoscimento del diritto all'equa riparazione per la custodia cautelare subita ingiustamente. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione deve avere carattere di attualità e concretezza, non potendosi risolvere in una mera ed astratta pretesa alla esattezza teorica del provvedimento impugnato, priva di incidenza pratica sull'economia del procedimento. Pertanto, l'indagato deve manifestare in modo positivo ed univoco la sua intenzione di servirsi della pronuncia richiesta in vista dell'azione di riparazione per l'ingiusta detenzione, non essendo sufficiente il mero interesse al probabile successo di tale azione. Inoltre, l'interesse all'impugnazione viene meno quando ricorrono le cause ostative di cui all'articolo 314, comma 4, c.p.p., che escludono il diritto alla riparazione qualora le limitazioni conseguenti all'applicazione della custodia cautelare siano sofferte anche in forza di altro titolo, come nel caso in cui la misura illegittima sia contemporanea all'esecuzione della pena o di una misura di sicurezza detentiva ovvero ad altra misura cautelare custodiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE A. - rel. Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO P. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 854/2012 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 22/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ANTONIO BEVERE;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'a.c.r..

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 22.6.2012, il tribunale di Palermo ha ritenuto fondata la richiesta di riesame, presentata nell'interesse di (OMISSIS), e ha annullato l'ordinanza 30.5.2012, applicativa del…

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